Il libro Bambini allergici è una miniera di informazioni utili che potrebbero interessare anche voi.
Avevo già avuto modo di parlare di orticaria e del fatto che la mia allergologa avesse escluso che mio figlio avesse avuto una reazione allergica vera e propria quando di urgenza l’avevo portato al pronto soccorso.
Oggi però voglio parlare di me e della mia orticaria.
Cito dal saggio del dott. Cavagni e di Giorgia Garberoglio: – È possibile che gli alimenti, i farmaci e gli additivi possano provocare l’orticaria, anche se raramente. Più spesso di quanto si pensi, però, l’orticaria non è dovuta a una vera e propria reazione allergica mediata dal sistema immunitario tramite le IgE , ma direttamente dalla liberazione di istamina da parte dell’alimento stesso.
Nei soggetti con la pelle molto reattiva, l’orticaria/angioedema può facilmente comparire in caso di episodi febbrili; altre cause non allergiche sono lo sforzo fisico, le emozioni, gli sbalzi termici (l’acqua ghiacciata o troppo calda), che provocano l’orticaria tramite complesse reazioni di iper-reattività aspecifica.
Che io sia allergica è assodato. Non ci sono dubbi in proposito.
E’ anche vero però che alle mie molteplici allergie, posso – con un po’ di vergogna – aggiungere una pelle molto reattiva, facilissima all’angioedema (occhi e bocca).
La mia allergologa mi disse nel 2000 che avevo la pelle come una carta geografica: è infatti sufficiente sfiorarla perché si vedano delle striature rosse tatuarsi dopo breve tempo.
Sono, in aggiunta, una persona emotiva: se una cosa mi fa arrabbiare o se sono molto felice lo si vede subito dall’arrossamento delle guance e del decolté.
Insomma non mi faccio mancare niente.
Parlo più a me stessa quando scrivo che, forse, attribuisco alle mie allergie alcune delle mie reazioni esteriori che con l’allergia hanno poco a che fare. Andrebbero ricondotte alla mia emotività e a un’epidermide particolarmente sensibile. Chissà?