Siamo nel 2019 e mi pare che dopo tantissimi anni le allergie vengano ancora sottovalutate. E’ di questi giorni l’ennesima tragedia di una ragazza morta per shock anafilattico.
Ricordo di avere avuto le mie prime reazioni allergiche, consapevole di essere un soggetto allergico, già a partire dalla fine degli anni ’70. Allora però non c’era – forse – una conoscenza sufficiente per approfondire e curare una “reattiva” come me.
Solo nel 2000 il mio quadro clinico si è fatto più chiaro (spaventoso, ma chiaro!). Sapevo da cosa dovevo stare alla larga (agli anti-infiammatori e ai farmaci sconosciuti, alle soffitte ammuffite, ai prati verdi in primavera e a quello sconosciuto che si chiama(va) nichel ). Nel corso degli anni le cose sono cambiate, in alcuni casi in bene, in altri un po’ meno.
Insomma nella mia esperienza, quella di cui vi rendo partecipi in questo mio giardino d’inverno dal 2014, le cose sono nettamente migliorate almeno sul piano della conoscenza. Ed è questa consapevolezza che mi permette di dire che vivere con le allergie è un atto di coraggio.
Si possono fare due scelte diametralmente opposte: la prima è quella di buttare via le chiavi di casa e vivere nella sicurezza del proprio conosciuto. Eviteremmo così di incontrare ogni più piccolo “bastardissimo” allergene. La seconda è quella che ci mette di fronte alla nostra paura più profonda, che nel caso delle allergie alimentari è quella di ingerire inavvertitamente qualcosa a cui si è (molto) allergici, il coraggio di uscire dal nostro guscio.
Avere il coraggio di andare a cena fuori e non riuscire a mangiare niente, ma proprio niente (sentendoti una pessima ospite).
Avere il coraggio di rifiutare la fetta di torta fatta in casa dalla tua collega, perché non sai esattamente che ingredienti ci abbia messo dentro (e quando le chiedi la ricetta non è per sapere più o meno cosa ci ha messo dentro, ma proprio perché devi sapere tutto-tutto quello che ha impastato).
Avere il coraggio di dire di no a quel microscopico pezzetto di cioccolata-biscotto-boccone di pasta-pizza, perché sai che il tuo sistema immunitario non fa sconti. E se lo fa, sta facendo il conto alla rovescia per fartela pagare.
Avere il coraggio di tornare indietro a quando eri inflessibile a ogni eccezione. E questo è un monito per me stessa.
Invece IO nell’ultimo periodo ho perso molto di QUEL coraggio e la strada per il pronto soccorso è lastricata di buoni propositi mancati.
Allora mi torna utile rileggere alcuni articoli che in questi giorni mi sembrano essere stati scritti da qualcun altro, come accettare di vivere con le allergie, vivere con le allergie e stare bene, semplici regole per vivere con le allergie.
Allora, sì è vero che vivere con le allergie è un atto di coraggio, ma è importante sapere che ce la si può fare un giorno per volta.