Vivere con le allergie è il mio giardino d’inverno virtuale.

Avete presente quelle belle serre che si vedono nelle riviste, con fontane, piante e alberi rigogliosi, fiori e panchine o poltrone dove potersi sedere a chiacchierare o a leggere?

Ecco il mio sito me lo immagino così: qui i pollini non ci sono. Posso rimanerci ad oltranza ospitando voi quando volete passare da queste parti a farmi compagnia, senza la paura che domani mi sveglierò e vi sveglierete con gli occhi gonfi e il naso otturato a causa dei pollini che nei giardini veri fanno il loro lavoro.

In tutti i diari virtuali c’è sempre un post dedicato ai motivi per cui si comincia a scrivere.
E’ chiaro che il mio motivo principale è parlare di allergie.

C’è un altro motivo, oltre al fatto che nel mio caso è un cocktail di allergie che influenzano la mia esistenza da parecchi anni. E’ il fatto che quando io ho scoperto di essere così tanto allergica avrei avuto bisogno di qualcuno con cui condividere le mie emozioni (perché solo chi ci passa, sa davvero cosa si prova, soprattutto se le capatine al pronto soccorso sono state parecchie).

E’ vero che, come ha detto la mia dottoressa, ogni persona è un caso a parte. Lei dice che ognuno di noi è una chiave e ogni chiave aprirebbe solo una serratura. Così vale per le allergie. Quello che scatena una reazione a me, potrebbe non farlo o farlo in maniera diversa a un altro, pur essendo allergico alle stesse cose. Le allergie sono infide e se sono tante ad un certo punto si rischia di perdere la bussola e di non capirci più nulla.
Non sono un medico e consiglio a chiunque sospetti di avere delle allergie di consultare un bravo specialista.

Qui, se vi va, si parla di quello che succede dopo, di quando si ritorna a casa e si comincia a vivere tutti i giorni con una diagnosi in mano.
Non ho soluzioni magiche, mi piacerebbe solo offrire un posto che avrei voluto trovare io qualche anno fa.
Siete tutti i benvenuti!

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