Uffa! Fisicamente sono un vero straccio…
La mia stagione preferita resta sempre l’estate. Il caldo, la luce, il sole, le vacanze: non ne farei mai a meno! L’autunno, con il calo delle temperature e la riduzione delle ore di luce, mi spingerebbe a cercare un rifugio per andare incontro all’inverno con tanto di letargo lungo e silenzioso. Invece ho ripreso il lavoro con un ritmo sostenuto, sono ricominciate le scuole (che ve lo dico a fare? Avete idea tre figli distribuiti tra medie e primarie…) e, come se non bastasse, ci sono sempre alcuni (im)previsti ai quali non si può restare indifferenti.
Aggiungete che proprio in questo mese festeggio un anniversario molto particolare: sono due anni esatti che sono entrata in menopausa con alcuni acciacchi che non mi sarei mai aspettata. Avevo sentito parlare della vampate di calore (da grande freddolosa, sarei stata interessata all’esperienza), ma a me la menopausa ha portato solo una decina di chili in più (che non riesco a smaltire nonostante le camminate spedite sul lungomare quasi quotidiane) e dolori alle articolazioni molto fastidiosi (che probabilmente con i chili di troppo non vanno d’accordo).
Come sono solita fare negli ultimi tempi mi sono rivolta alla mia super omeopata e a una fisioterapista.
La prima, che ormai mi conosce da anni, ha confermato quello che sospettavo da sola. Sono solo molto provata fisicamente. Stanchezza!
Per il peso, banalmente si tratterebbe di ritenzione idrica (visto che la mia dieta non è ipercalorica). Mi ha consigliato di assumere il “mio” rimedio (quello che in passato mi ha fatto essere un po’ troppo ottimista e a dimenticare che le mie allergie resistono, nonostante tutto) e di ricorrere ad un dreanante naturale. Il primo mi ha ridato un po’ di energia, il secondo un fastidioso prurito alla gola (em… diciamo che la linfa di betulla non va d’accordo con il mio sistema immunitario, tanto per cambiare). Insomma, bye bye drenante e benvenuta ritenzione idrica.
La fisioterapista mi ha rimesso a nuovo (oltre che darmi un po’ di esercizi di stretching mirati per piedi, caviglie e tendini) e mi ha consigliato di perdere subito-subito quei chili di troppo (altrimenti non li perdo più). Per quanto riguarda la dieta, secondo lei dovrei aumentare il consumo di proteine. Da quando a partire dal 2016 ho inserito nella mia dieta frutta (mele, banane, arance, meloni, limoni), verdura (zucchine, finocchi, patate e qualche carota) e farina doppio 00 ho ridotto drasticamente il consumo di carne, pesce e latticini (ne avevo mangiati troppi, prima). La stanchezza dovrebbe ridursi di conseguenza.
La cosa più tenera è avvenuta in occasione di un tête-à-tête con mio marito post visita omeopatica.
– Cosa possiamo fare per ridurre la tua stanchezza? – mi ha chiesto, preoccupato come sempre per la mia salute.
– Ho paura che non si possa fare molto. Le ore di lavoro (pagato) e non pagato sono quelle e non ho ancora a disposizione una bacchetta magica per aumentare il numero di ore giornaliere per permettermi di riposare.
Insomma, il mio autunno con le allergie sta andando bene, se non fosse che è autunno :).