Più o meno un anno fa facevo l’ennesimo check up con la mia allergologa. Da allora la mia situazione allergologica è mutata in meglio, tanto da convincermi a parlarvene negli ultimi post in barba alla scaramanzia.

Una delle cose che mi aveva fatto felice più di tutte era che in seguito al Prick test per alimenti non risultavo più positiva alla arance. Questo è uno dei frutti ammessi nell’allergia sistemica al nichel, quindi a rigore avrei sempre potuto assumerle. Invece no (chi dice che non sono una donna speciale mente sapendo di mentire… Ahah!). In occasione delle precedenti positività (la prima risaliva a più una quindicina di anni prima, per intenderci), il mio medico mi aveva proibito insieme alle arance anche gli agrumi in generale (limoni, mandarini, clementine, ecc.). Al via libera dell’anno scorso ovviamente mi sono buttata a picco sulle arance. Dire che le adoravo già da prima è un eufemismo. Nel periodo di astensione forzata, quando mio marito faceva le spremute per il resto della famiglia mi ritrovavo a sniffare perfino il profumo delle bucce: questo per farvi capire quanto mi siano mancate nel tempo. Be’, la mancata positività non è valsa però molto, visto che dopo la prima scorpacciata del frutto prelibato labbra, lingua e , il giorno dopo, gli occhi non sembravano aver recepito la nuova diagnosi. Mio marito mi ha fatto notare che cinque arance non erano “un assaggio” e che forse avrei dovuto procedere con maggiore prudenza.

Con l’estate per fortuna le arance sono sparite dalla mia dispensa, ma io non volevo demordere. Ho deciso di ascoltare il parere della mia dolce metà: fare un passo alla volta. Mi sono concentrata sui limoni. Ho iniziato bevendo la mattina con un bicchiere di acqua con tre gocce (tre!) di limone. Sono passata a cinque, fino a raggiungere mezzo limone spremuto in una bottiglietta di acqua da mezzo litro. Tutti i giorni andavo al mare con la mia acqua e limone. Fresca e dissetante.

Vi chiederete: effetti indesiderati? Nessuno.

Come potete immaginare con l’inverno la mia sfida (e la mia golosità) alle arance mi aspettava stava dietro l’angolo. Niente, purtroppo! Io e le arance non andiamo ancora d’accordo, ma non demordo. Conto di convincere il mio sistema immunitario che senza arance non possiamo stare. Prima o poi si convincerà anche lui, no? Ahah.

4 COMMENTS

  1. Anche io cerco di convincere il mio sistema immunitario con questi metodi coercitivi! È da luglio che mi dicono di provare a reintrodurre il lattosio. Ogni volta è un pianto, ma una volta a settimana tento… prima o poi… funzionerà!

    • E’ che mi sono fatta prendere dall’entusiasmo, visto che mi andava tutto bene.
      E poi prima o poi, come dici tu, deve funzionare ;).
      Un abbraccio!

  2. In realtà.. la famiglia degli agrumi è molto variegata e le singole molecole possono cambiare da un agrume all’altro e adesso che se ci penso… mia figlia ha sempre bevuto spremute con limone e acqua, ma ancora oggi la spremuta di arancia la beve con la cannuccia, altrimenti le labbra ne risentono ma in modo del tutto imprevedibile, ossia si va dal leggero pizzicore, all’arrossamento fino al leggero gonfiore… ma solo del labbro, per cui, senza esagerare, in inverno gliela dò.
    Se non erro gli agrumi possono essere crociate con l’allergia alle graminacee… a cui nostra figlia per esempio risulta essere allergica…
    Insomma, una babele come sempre 😀
    Prima o poi vedrò di provare a farle fare test molecolare, e chissà che non mi toglierò qualche dubbio…

Comments are closed.