Tra gli alimenti consentiti a chi come me è allergico al nichel c’è il latte e i suoi derivati.
Devo essere sincera: una volta non ero una grande estimatrice di formaggi (ma nemmeno di latte e yogurt), ma da quando la scelta di cosa mangiare si è ridotta drasticamente, ho dovuto convertirmi. Devo considerarmi fortunata, visto l’uso massiccio che ne faccio.
Per me latte e latticini sono gli alimenti di salvataggio, quelli senza i quali in casa vado in crisi di astinenza.
Se non avete problemi con il lattosio, vi consiglio di avere sempre una bella scorta di latte, yogurt e formaggi in dispensa (o con voi se state fuori per lavoro tutto il giorno).
La mia colazione prevede sempre una bella tazza di latte fresco, con caffè e zucchero. Finora non sono riuscita a rinunciare al latte intero, ma più per una questione di linea, che per motivi legati all’allergia.
La mattina, prima di andare a lavorare, mi piace andare a fare una bella passeggiata sul lungomare o in alternativa praticare un po’ di yoga. Quando ci riesco, al rientro o dopo l’attività fisica, faccio il bis di latte oppure mangio una banana o una mela.
Lo zucchero è quello raffinato e l’ho sempre considerato un buon energetico. Ultimamente però sto cercando di ridurlo in quantità. Anche in questo caso, più per paura dell’imminente prova costume che altro.
Durante la mattinata non mi porto al lavoro spuntini: ho però in borsa una scorta di acqua da bere.
A pranzo ho sempre una fame da lupi. Di solito la placo immediatamente con un frutto (una banana di solito, perché è più facile da sbucciare) e solo in un secondo momento mangio un po’ di formaggio fresco con cetrioli o carote condite con olio e aceto di mele. Alle 14.30 non ho una gran voglia di cucinare. Inoltre ci sono i bambini che mi aspettano per fare i compiti e quindi non ho molto tempo per mettermi ai fornelli.
Dietro la dicitura formaggio fresco però, c’è un universo da scoprire.
Visto che io faccio la spesa una volta alla settimana cerco di comprare alimenti che non scadano in giornata.
Ho finalmente trovato delle mozzarelle confezionate fresche che non contengono conservanti. Fate sempre attenzione: spesso contengono acido lattico (che per chi non ha problemi con il lattosio non dà problemi) oppure acido citrico (che invece a me ne crea). L’esperienza mi ha insegnato che non devo mai dimenticare di leggere gli ingredienti. Mai.
Lo consiglio di cuore anche a voi, sia per essere sicuri di quello che mangiate e sia, nel malaugurato caso in cui mangiate qualcosa che non va, perché saprete esattamente cosa non andava.
Tranquilli, ci siamo passati tutti, almeno una volta (io più di una, veramente).
Mi è capitato per esempio di comprare con leggerezza del formaggio grana: avevo preso senza pensare una confezione di formaggio tagliato a dadini (utile se devo restare fuori per pranzo). Solo in un secondo momento mi sono accorta che conteneva lecitina di soia e io sono allergica alla soia (sia come allergica al nichel che come allergica al singolo alimento). Ci vuole veramente poco a leggere gli ingredienti, anche se bisogna fare la caccia la tesoro per trovarli sulle confezioni.
Nel pomeriggio faccio sempre uno spuntino: se fa freddo opto ancora per il latte bollente, se fa caldo scelgo lo yogurt, magari con una banana o una mela tagliate a dadini dentro. Ho già avuto modo di parlarne, ma preferisco ribadirlo. Uso solo yogurt naturale bianco, controllando sempre che sull’etichetta ci sia solo latte intero. Fate attenzione agli yogurt dolci (spesso contengono zucchero d’uva) o agli yogurt con la frutta (spesso compare la dicitura aromi, non meglio identificati – di cui non mi fido mai, per esperienza).
La cena è il pasto più articolato, visto che ho più tempo per cucinare.
Di solito prediligo la carne, ma la alterno anche con uova o pesce. Di solito accompagno le proteine con le zucchine (lesse, al forno o saltate) o con olive in salamoia. Non vi nascondo che il formaggio ritorna spesso anche a cena.
Ultime precauzioni sui latticini: gelati (anche il solo gusto fior di latte) e formaggi spalmabili e cremosi sono i principali colpevoli di ingestione di ingredienti non consentiti per noi allergici al nichel, primo fra tutti l’amido di mais, ma anche qualche volta la carregina.