Per anni i miei figli hanno evitato latte e latticini. Presumo che ne avessero fatto un’ottima scorta durante le gravidanze e con l’allattamento successivo attraverso la mia alimentazione.

Da che hanno memoria dei nostri pranzi e cena insieme, i bambini hanno potuto osservare i miei tentativi di camuffamento di latticini e di carne. Finora però non avevano mai sentito l’esigenza di assaggiare pietanze dal mio piatto e ad ogni mio tentativo di far loro provare qualcosa, declinavano l’invito con gentilezza.

Ultimamente invece vogliono scoprire le prelibatezze dal piatto della loro madre.

– Mozzarella. Non credo che ci sia molto da aggiungere. Eppure, pare che sia deliziosa. Ancora più buona se affettata e riscaldata leggermente nel microonde (non troppo, altrimenti naviga nell’acqua di cottura che produce il riscaldamento), condita con un po’ di olio extravergine d’oliva e qualche fettina sottile di prosciutto di crudo di Parma.

– Formaggio tipo primo sale, cotto in padella per fargli creare quella sottile crosticina (è sufficiente scaldare molto bene il tegame per evitare che si squagli tutto): anche in questo caso io lo condisco con olio e pepe e i bambini lo trovano straordinario.

– Formaggio asiago semi-stagionato tagliato a listarelle sottili steso a raggiera sul piatto (assomiglia molto a un sole) e scaldato leggermente al microonde. Pare che sia buonissimo.

Questa è la top list di quello che mangio a pranzo quando torno da lavorare (soprattutto per comodità e velocità nella preparazione). Voi non ci crederete, ma nell’ultimo mese fatico a pranzare. Cioè io preparo, poi loro – di assaggio in assaggio – mi finiscono quasi tutto.

Insomma sono enormemente felice che i gusti culinari dei miei bambini si amplino, solo che non ero più abituata a condividere quanto preparavo per me.

Approfittando del fatto che riesco a mangiare ancora mele e zucchine, cercherò di fargliele provare. Non si sa mai ;).