Sono un’allergica al nichel sui generis. Dopo qualche settimana di privazioni indicatemi dall’allergologa (la mia storia inizia qui), la dieta a parziale esclusione non è stata più sufficiente.
In pratica il medico mi ha tolto anche tutti gli alimenti permessi in modiche quantità. Che fortuna, vero?
La dieta per un’allergica al nichel come me (che non dovete assolutamente seguire, se non dietro prescrizione medica) si è ridotta drasticamente a:
- carne
- pesce
- latte e derivati freschi
- uova
- zucchero raffinato
- caffè in modiche quantità (giusto per non bere latte bianco!)
- olio extravergine di oliva (olive, ma solo se con acqua e sale, senza aggiunta di conservati)
- sale e pepe.
Questo è il principale motivo per cui nel mio giardino d’inverno non troverete molte ricette per allergici al nichel, anche perché con i pochi alimenti che posso mangiare io con serenità, le ricette sono davvero poche.
Sarebbe difficile anche per voi inventare qualcosa, temo.
Comunque, da quel momento la mia situazione è nettamente migliorata. Basta pruriti, basta mal di testa, basta antistaminici quotidiani, basta malesseri di varia natura.
Certo, mi direte voi, come fai a vivere così? E la dieta mediterranea? E la piramide alimentare? Che vi devo dire? Sono una persona speciale e per stare bene non ho avuto alternative.
Update: la mia condizione a tavola – e non solo – si è evoluta negli anni anni, grazie alla pazienza e al coraggio di impegnarmi a seguire i consigli dei vari esperti che mi hanno accompagnata nel tempo. Se volete fare un salto temporale potete leggere qui.