Allergia al nichel e le uova sono un’accoppiata imprescindibile. Pensare che una volta mi facevano schifo. Le uova sono la manna di chi è allergico al nichel. O almeno lo sono per me.
Ok, non sono da mangiare tre volte al giorno per sette giorni alla settimana (e in fondo, quale alimento lo è?), ma possono essere un ottimo alleato in cucina quando si ha poco tempo e molto appetito. Le ho ri-scoperte da quando ho iniziato ad inserire tra gli alimenti che posso mangiare anche le zucchine e i peperoni.
E’ sufficiente fare una bella frittata aggiungendo le zucchine o i peperoni. La mia strategia culinaria è molto semplice e veloce: quando preparo le zucchine o i peperoni, ne faccio in abbondanza in modo da poterne far uso più volte. Le conservo in frigorifero e le mangio in versione frittatesca nei giorni successivi.
Qualche volta apprezzo anche la frittata con i latticini, magari ri-utilizzando qualche pezzettino di formaggio di tipo diverso insieme alle uova. Giusto per non mangiare il solito formaggio, perché devo ammettere che mi è seriamente venuto a noia. Inoltre, di solito, sono le ricette che mi riescono meglio: meno studiate sono, migliore è il risultato nel piatto (e per il mio palato).
Qualche settimana fa – in perfetta linea con la nuova dipendenza – non a caso vi avevo proposto la ricetta delle crêpes e della crème brûlée come soluzione alla mia voglia di qualcosa di dolce nichel-sicura.
Sto sperimentando altre ricette con le uova. In particolare ambisco a produrre meringhe home-made. Nell’attesa, le compro già pronte direttamente in pasticceria.
E voi, avete qualche suggerimento per consumare le uova a tavola?