Ho cominciato ad aggiornare questo mio giardino d’inverno per me stessa. Egoista, vero ;)? Sì, la mia intenzione era quella di sostituire la tradizionale agenda cartacea con un supporto a portata di click. Nel tempo questo blog si sta dimostrando molto più utile del previsto, visto che la funzione di ricerca mi sbatte in faccia errori o ansie che normalmente in un diario classico finirebbero dimenticate nelle pagine precedenti con buona pace loro (e mia).

Con il passare dei mesi (e degli anni), mi sono resa conto che mettere in chiaro le mie difficoltà personali è stato anche un buon modo per avvicinare altre persone simili a me alle proprie paure. Non dimentichiamoci che vivere con le allergie non è sempre facile. In alcuni casi o in momenti particolari è difficile trovare qualcuno che abbia sperimentato la stessa pressione (o peggio ancora, quando si incontrano persone pronte a deriderti o a sottovalutare i tuoi malesseri). Certo, c’è di peggio! Ovviamente ;). E’ vero però che qualche volta abbiamo voglia di non fingere che vada tutto bene solo perché, in fondo, le allergie non sono un male incurabile.

E arrivo al dunque. Di solito la definizione “male incurabile” la attribuiamo a malattie dall’esito infausto (vedi alla voce tumore o cancro). Purtroppo però anche le allergie non sono curabili (avevo già scritto qualcosa in proposito) e qualche volta l’esito è altrettanto infelice. Mi spiego meglio. Possiamo combattere i sintomi, sperare di ritardare gli effetti, tollerare reazioni più o meno gravi, ma le allergie stanno lì. Se non siete affetti da un’unica allergia, ma  per giunta un gruppo nutrito di allergeni balla la samba dentro di voi, capite che la nostra esistenza si complica.

Perché tutto questo preambolo, allora?

Perché come anticipavo la settimana scorsa sono stata dalla mia omeopata che, in diverse situazioni, è intervenuta in aiuto del mio sistema immunitario latitante. In questo caso si trattava di allentare l’uso di antistaminici (vi spiegherò in uno dei prossimi post il perché di questa mia fissa) senza dover impazzire con il mal di testa quotidiano. Il nostro incontro-visita è cominciato con una domanda a bruciapelo da parte mia: potrò mai guarire dalle allergie? La risposta è arrivata solo alla fine. “Cara Simonetta, il tuo tallone d’Achille sono le allergie. Quando la tua energia si riduce al lumicino, perché sei stanca, stressata, affaticata per mille motivi diversi, il tuo campanello d’allarme suona forte e chiaro. Con l’allergia.

Mi ha prescritto un nuovo rimedio omeopatico che ho iniziato subito. Da una settimana esatta non assumo antistaminici e – ma lo dico a voce bassissima – non accuso mal di testa.

Dal mio punto di vista lo considero un successo.

Qualcuno potrà sorridere di me, ma credo che al momento le due azioni (omeopatia e riflessioni sullo stress) che sto portando avanti mi facciano ben sperare.

Che ne dite? Io intanto incrocio le dita.