Per la maggior parte delle persone parlare di cambio di stagione fa venire in mente il guardaroba. Ad altre permette di parlare del tempo e della mancanza negli ultimi anni delle mezze stagioni. A me il tandem allergie e cambio di stagione fa solo peggiorare i sintomi dell’orticaria. Ahah!

In primavera perché ci sono innumerevoli quantità di pollini. Tengo a bada le graminacee da tempo con il vaccino, ma ho imparato in quindici anni di convivenza con le allergie che le cose cambiano ogni anno. Sono un po’ di settimane che sento la necessità di mettere qualche goccia di collirio antistaminico, sintomo che qualcosa nell’aria mi dà fastidio.

La settimana scorsa, come un fulmine a ciel sereno, ho dovuto ricorrere ai farmaci perché il palato ha iniziato pericolosamente a gonfiarsi. Come sempre in questo caso scatta il toto-allergie: cosa sarà stato? Il nuovo zucchero che mio marito ha comprato (di canna anziché quello bianco tradizionale)? Il cappuccino della mattina al bar che era stato fatto dopo un altro cappuccino alla soia? Chissà.

In estate per me scatta il problema alternaria che mi accompagna lungo tutto l’autunno. Quest’allergia è quella che nel tempo è peggiorata di più anche perché in un paio di sedi di lavoro in cui presto servizio la muffa la fa da padrona (al datore di lavoro poco importa della mia situazione e io ho bisogno di lavorare).

In inverno si spalancano le porte all’influenza e in quel caso per me c’è solo da stare con le dita incrociate nella speranza che io non abbia bisogno di assumere farmaci.

A tutto questo si aggiungono le difficoltà legate alla mia dieta, perché è proprio durante i cambi di stagione che le limitazione mi fanno impazzire di più.

Ecco, direi che nel mio caso preferirei una stagione unica tutto l’anno, possibilmente priva di effetti collaterali per il mio sistema immunitario.

2 COMMENTS

  1. Ciao Simonetta,
    leggo con regolarità il tuo blog. Abbiamo in comune alcune allergie. Io ne ho anche altre alle quali aggiungo qualche intolleranza. Rispetto a te sono fortunata: la mia allergia al nikel si sfoga sulla pelle e l’effetto shock l’ho avuto solo con i crostacei. Insomma, mi trasformavo in mostro mutante, ma almeno non soffocavo, e non mi sembra poco. Ti scriverò con calma, ma seppur di corsa, non posso non scriverti questa cosa: credo che la crisi che citi in questo post sia proprio dovuta allo zucchero di canna. La canna in questione è della famiglia delle graminacee, quindi, in questo momento dell’anno, mangiare zucchero di canna peggiora la tua situazione reattiva. Auguri di cuore!

    • Grazie Martina.
      Ci sono delle volte – dopo 15 anni – che mi sento ancora ignorantissima. Lo zucchero di canna l’ho eliminato subito e la mia dottoressa mi ha consigliato per questo periodo di prendere regolarmente gli antistaminici.
      Un abbraccio forte :).

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