Io faccio il vaccino antiallergico per alcuni pollini.
Ho cominciato con quello somministrato con iniezione (ne ho parlato in questo post) fino a quando non sono rimasta incinta del primo figlio.
Dopo le tre gravidanze, il mio medico ha deciso di riprendere il vaccino.
Questa volta però solo per le graminacee, visto che quella all’olivo, era notevolmente migliorata.
Come sempre per me, iniziare una nuova terapia è motivo di ansia (e anche per la mia allergologa) perché, viste le mie molteplici allergie, non sappiamo mai come reagirò.
Con il vaccino si viene comunque in contatto con un allergene e dunque le precauzioni sono sempre d’obbligo.
Dopo i 34 mesi di sospensione dall’immunoterapia precedente, i tre parti e il relativo allattamento, fisicamente non ero in forma. L’allergia al nichel era fuori controllo e quindi prima riprendevo la cura per le graminacee e meglio era.
Così ho cominciato il vaccino antiallergico sublinguale.
La prima volta la somministrazione è avvenuta in ambulatorio sotto stretto controllo medico.
A stomaco vuoto, il medico mi ha messo una goccia di vaccino sotto la lingua.
Chi ha provato una reazione allergica importante conosce la sensazione che si ha alla lingua. Comincia a formicolare e si ha l’impressione che si ingrossi.
La prima esperienza con il vaccino sublinguale è stata molto simile. Ovviamente ho avuto paura.
A distanza di un’ora circa il medico, valutato che fosse una reazione normale, mi ha somministrato la seconda dose composta da due gocce di vaccino sotto la lingua.
Quel pizzicore sotto la lingua è passato e la paura con lui.
A distanza di un’ora c’è stata l’ultima somministrazione di ulteriori due gocce.
A partire dal giorno dopo tutte le mattine appena mi sveglio prendo una dose di vaccino (si tratta di monodosi piuttosto piccole) per le graminacee.
A differenza del vaccino antiallergico per iniezione, quello sotto la lingua lo faccio tutto l’anno, tutti i giorni.
Ho fatto due controlli da allora e la mia situazione per quanto riguarda l’allergia alle graminacee è stabile. Nel periodo di massima esposizione alle graminacee gli occhi pizzicano un po’ e qualche sternuto non me lo nego, ma complessivamente sto bene.
L’allergia all’olivo si è mossa, ma non tanto da richiedere una modifica alla terapia attuale.
La mia esperienza con il vaccino antiallergico può considerarsi positivo.
Per chi avesse dei dubbi, mi sento di fugarli tutti come paziente e purché siate seguiti da un medico competente che conosce le vostre condizioni di salute.