Cosa c’entrano dermatiti da pannolino, allattamento e allergie con me, vi chiederete. Delle mie gravidanze e dell’allattamento ho già avuto modo di parlare in questo blog tempo fa.
In questo giardino d’inverno mi sento a casa e, pur non avendo più da anni bambini in età da allattamento e da pannolino con relativi sfoghi, mi permetto di fare un passo indietro che potrebbe essere utile a qualche lettore. L’occasione per cui ho rivangato vecchi ricordi è stata la chiacchierata con una neo-mamma alle prese con il sederino mooolto arrossato del suo bimbo.
Io e la mia dieta a causa del nichel viviamo in compagnia dal 2000. Anche quando ero incinta non ho mai fatto eccezioni, soprattutto perché durante la gestazione e l’allattamento, antistaminici e cortisonici mi erano stati sconsigliati, a prescindere dalla mia allergia ai farmaci per il bene del feto.
Con la nascita del primogenito ero in apprensione come qualsiasi neo-mamma. Essendo molto allergica e avendo una pelle particolarmente sensibile, riversavo sul pargolo tutti i miei timori allergici. Bastava un puntino, un arrossamento e andavo in ansia (oltre che costringere mio marito a tornare a casa prima del previsto per controllare con i suoi occhi se avevo le traveggole). Se ve lo chiedete, a parte un paio di bruttissimi casi di orticaria – che la mia allergologa mi ha assicurato essere stati dovuti ad un’infezione alle vie urinarie (pare che i bambini possano reagire anche così e comunque lui aveva già 5 anni), mio figlio non ha mai avuto reazioni allergiche importanti. Dopo qualche mese di vita però mio figlio ha avuto una bella dermatite causata dal pannolino. L’arrossamento era tale che il pediatra mi ha consigliato di levare subito il pannolino. Il lato comico della faccenda c’è: avete un’idea di quante volte un bambino di quattro-cinque mesi faccia pipì in un giorno? Ho tagliato pezzi di stoffa da usare come pannolini, lavato pezze, coperte, lenzuola e materasso a ritmo continuo per giorni. Una follia.
Quando finalmente la dermatite è passata, ho ricominciato ad usare i pannolini tradizionali (ho cambiato diverse marche, anche quelli biologici, purché con il telo in plastica interno per evitare fuoriuscite, per capirci). La dermatite ritornava, anche se non come la prima volta visto che non appena la pelle del bambino cominciava ad arrossarsi toglievo il pannolino.
Ho già avuto occasione di scriverlo (e di auto-incensarmi anche un po’, per la verità), ma il mio essere allergica mi ha permesso di sviluppare nel tempo un istintivo senso di osservazione. Ho allattato mio figlio fino a quando non sono rimasta incinta per la seconda volta (lui aveva otto mesi circa) e quindi ad un certo punto ho cominciato a monitorare cosa mangiavo io. Mi sono resa conto che quando mangiavo formaggio stagionato, al piccolo veniva la dermatite.
E’ successo così anche con la secondogenita e con la terza bambina. Per essere onesti, con l’ultima, ho evitato subito di fare esperimenti. Ho abolito parmigiano e pecorini stagionati che a me in gravidanza piacevano molto.
Che sia stato un caso oppure no, in caso di dermatiti frequenti nei vostri bimbi durante l’allattamento provate a fare caso a che cosa mangiate voi. Non si sa mai.