Ho cominciato a tenere questo blog con l’ambizione di fare un pezzo di strada nel mondo delle allergie insieme ad altri viaggiatori dal sistema immunitario delicato come il mio. Il percorso non è mai lineare. Lo sapevo prima di cominciare ad aggiornare questo giardino virtuale. Ne sono consapevole tutt’ora.

Ammetterlo è un’altra cosa.

Riconoscere le proprie debolezze è complicato. E’ difficile farlo qui, pubblicamente. E’ odioso farlo con me stessa.

Quando incontro una persona (molto) allergica, mi sembra sempre di trovare un’amica. E con un’amica – magari alle prime armi – cerchi di tenere nascosti i lati oscuri del vivere con le allergie. Cerchi di farle notare gli aspetti positivi – che poi è uno solo fondamentalmente il lato positivo e cioè che solo conoscendo le proprie allergie si può provare a stare meglio -.

Quest’anno però mi sono intestardita a voler sperimentare nuovi alimenti nichel-consentiti (potete leggere i post taggati con Diario delle allergie) che per più di un decennio avevo tenuto lontani dalla mia tavola con successo e senza troppe difficoltà. Non so dirvi perché, ma l’allergia al nichel è quella che vivo in modo peggiore delle altre. Solo dopo quattro anni di dieta ferrea, nel 2004 l’allergologa mi aveva dato l’ok a sperimentare l’introduzione di qualche alimento, ma quando sono finita al pronto soccorso in shock anafilattico per del radicchio, ho preferito soprassedere. Detto tra noi, la paura può essere un ottimo inibitore della voglia di qualcosa di nuovo.

Alla fine di questa estate 2014 devo però tirare le fila delle mie sperimentazioni e le conclusioni non sono quelle che mi ero aspettata.

Sulla media distanza intesa in senso temporale, il nichel la vince sempre. C’è chi parla di accumulo o chi dice che tolti pesce, carne e latticini, la percentuale di nichel – seppur in varia misura – è pur sempre presente negli alimenti e come tale la reazione allergica aspetta dietro l’angolo. Sta di fatto che ultimamente stanno diventando troppe le volte in cui devo ricorrere ai farmaci per stare bene.

Ok, direte voi, basta che elimini di nuovo tutto ciò che non è pesce, carne e latticini (e poco più).

Eggià, vi rispondo io, solo che non ce la faccio. Questa volta sono io che ne ho le pa§§e piene dei divieti. Uffa! Uffa! E uffa!

Sono una persona abbastanza ragionevole e immagino – o almeno lo spero – che riuscirò a trovare la forza per riprendere le vecchie abitudini dietetiche. Mi sembrava giusto condividere con voi anche le difficoltà che vivere con le allergie tutti i giorni comporta.

p.s. Credo che il nuovo notes che mi è stato regalato in questi giorni verrà utilizzato per appuntare la mia dieta nichel-tested.