Non so se avete fatto caso, ma le allergie non stanno passando più inosservate come una volta. Notizie relative a shock anafilattici stanno diventando, aimé, di moda e, a dirla tutta, ci vedo un po’ di macabro voyerismo.
Non voglio però parlare di questo. Preferisco iniziare il weekend con un po’ di leggerezza, visto che settembre, con tutte le sue incombenze da ripresa (lavoro, scuola dei bambini, sport…), è partito in quinta. Sul finire di quest’estate una delle news che è rimbalzata spesso su vari giornali on line riguardava l’aumento di reazioni allergiche da contatto in seguito a cure estetiche naturali.
La cosa, in questo caso, mi ha fatto sorridere e vi spiego perché. Uno dei test che si fanno per scoprire a cosa si è allergici è proprio una prova cutanea. Viene applicata l’essenza di un certo alimento o polline e sorpresa-sorpresa se la parte si arrossa o si gonfia si scopre l’allergene a cui siamo reattivi. La voglia moderna di ritorno alla natura nella convinzione che con il biologico-naturale spariscano per magia tutte le nostre debolezze temo che sia un grosso abbaglio. A riprova, purtroppo, è proprio l’aumento della allergie da contatto con sostanze come frutta e verdura che, se applicate sulla pelle, fanno sbocciare una brutta e fastidiosa irritazione.
Il lato positivo c’è. C’è sempre. Scoprire di essere allergici a qualche alimento in seguito ad una cura di bellezza potrebbe essere invece un bene. E, credetemi, è certamente preferibile uscire dal massaggiatore con un’alternativa faccia a pois, piuttosto che assaggiando un alimento e sperimentando una crisi allergica nel più brutale dei modi sentendosi la gola restringersi.
La verità è che forse stiamo solo diventando tutti un po’ più fragili e che rotolarsi nella paglia per sembrare più belli e raggiungere una maggiore tranquillità d’animo non risponde davvero al nostro bisogno di benessere.
Vi sembrerà banale, ma il mio consiglio per rilassarsi o per far sgonfiare le borse sotto gli occhi è molto più semplice ed economico: concedersi il dovuto riposo, regalarsi un po’ di ore di sonno extra e rallentare.