La settimana scorsa ho cominciato a raccontare la storia delle mie gravidanze. Potete leggere la prima parte qui. Mi ero fermata quando la ginecologa e il Telefono rosso mi avevano consigliato di pensare all’adozione.
Dovete sapere che una delle cose di cui io sono sempre stata certa nella vita era che avrei avuto un bambino. Almeno uno. Non avevo interesse ad avere un marito (certo un donatore, come lo chiamava una mia amica, era indispensabile), ma come donna volevo avere un figlio.
Mi ero data anche un tempo limite: i 35 anni. Oltre, o in caso di insuccesso sia nella ricerca del donatore che nell’effettiva capacità di concepire un bambino, avrei desistito.
Non ho nulla contro le adozioni, né contro l’inseminazione artificiale, ma conoscendomi non avrei retto psicologicamente come persona, prima ancora che come donna.
Il fatto che le mie allergie potessero mettersi di traverso non l’avevo mai preso in considerazione, anche se qualche dubbio avrebbe dovuto venirmi.
Fatto sta che alla fine dei vari consulti sono passata dal mio medico di base, un’amica prima che un dottore, per aggiornarla e sul fatto che mi fosse stato consigliato di non avere bambini.
Lei semplicemente, con la sua calma infinita, mi ha consigliato di andare, come ultima spiaggia, da un ginecologo del cui parere, secondo lei, potevo fidarmi al 100%.
Che dire? Lui, il ginecologo, invece non ha avuto dubbi. Ok per la gravidanza purché cominciassi almeno sei mesi prima ad assumere acido folico. L’unica difficoltà piuttosto era trovare un integratore che io potessi assumere per un periodo così lungo e che non mi desse fastidio a causa dell’allergia al nichel, soprattutto per quanto riguarda gli eccipienti, visto che la maggioranza dei multivitaminici contengono acido cidrico e amido di mais.
La fortuna ha voluto che all’epoca esistesse in commercio Folina in fiale (la ditta che la produceva è Marvecs Pharma, ma è fallita nel 2011) da fare in iniezioni intramuscolari una volta alla settimana.
Non mi sono posta altri problemi.
Ho cominciato la cura a base di acido folico e dopo sei mesi, insieme al mio compagno, abbiamo provato ad avere nostro figlio.
A gennaio del 2006 ero ufficialmente incinta e per coincidenza – ma credo ormai che le coincidenze non esistano – nell’agosto dello stesso anno ho compiuto 36 anni.
Ho rispettato perfettamente i tempi che mi ero data per diventare mamma.

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