Dal 1° maggio la gola ha cominciato a stringersi e il respiro a farsi più pesante.

Purtroppo, e con un certo anticipo rispetto alla mia media stagionale, temo che si tratti di alternaria. Si tratta di muffa che sprigiona le sue spore in ambienti particolarmente umidi e caldi e che negli ultimi giorni rende l’aria irrespirabile.

Fa caldo e al mare si vedono nubi leggerissime di nebbia salire dall’acqua. In spiaggia in realtà mi sembra di respirare meglio. La situazione peggiora quando rientro in casa o in ambienti chiusi. L’ultima crisi di questa portata risale a parecchi anni fa e allora la causa scatenante era stata una cantina chiusa da molto tempo. Da allora ho sempre cercato di evitare ambienti così con queste temperature.

Purtroppo per motivi di lavoro di nuovo devo trascorrere una giornata a settimana in un ambiente ricoperto di muffa e quindi anche a causa del clima simil-tropicale di questi giorni, non riesco a ri-ossigenarmi tra una settimana e l’altra.

Per compensare il debito di aria pulita che accuso la mattina presto ho ripreso a fare delle belle camminate sul lungo mare. La sensazione di apertura delle vie respiratorie è quasi immediata. Il mare è sinonimo di benessere e solo vedere la distesa di acqua davanti a me mi fa sentire meglio.

E comunque: quando si dice che non esistono più le mezze stagioni…

1 COMMENT

  1. Anche io soffro di questa terribile malattia, e non sempre è possibile visitere dei posti, sopratutto i boschi dove mucchi di foglie si spostano col nostro cammino

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