So già cosa state pensando dopo aver letto nel titolo del post il connubio allergie e feste di compleanno. Vi dico subito che non ho compiuto gli anni questa settimana :). Né nessuno della mia famiglia.

Né ho intenzione di parlare di dolci, tramezzini e torte con le candeline (che tanto non li posso mangiare, ma tanto lo sapete già).

Nelle ultime tre settimane ho accompagnato i miei figli a svariati compleanni (lo considero quasi un secondo lavoro). Mi era già capitato di scrivere in questo giardino d’inverno di un’altra avventura all’insegna del tanti auguri a te under 6 che si era conclusa con una mia reazione allergica sospetta. “Sospetta” nel senso che era ambigua la causa scatenante, visto che in quell’occasione ero “caduta in tentazione” e avevo assaggiato un “innoncuo” biscotto alla crema.

Non so se a qualche mamma che legge è capitato di osservare, ma chissà perché le feste di compleanno per bambini vengono spesso organizzate in ambienti igienicamente poco curati da più punti di vista.

– Va bene, Simonetta, ma dai! Tanto poi i piccoli sbriciolano, inzaccherano, sudano e puzzano. Mica puoi pretendere la luna! – direte voi.

Nella mia città durante i periodi freddi i compleanni per bambini si festeggiano all’interno di strutture che ospitano dei gonfiabili. Di solito di tratta di capannoni, foderati di moquette o di linoleum, dove fanno bella mostra di sé scivoli enormi dalle forme più strane e dove i pargoli si trasformano in selvaggi grondanti sudore ululanti e sbraitanti che tirano fuori il peggio di sé.

Cerco di evitarli. Sono onesta ;).

L’alternativa è l’uso di locali che fino a qualche tempo prima venivano usati per stagionare i salumi e i formaggi. Stanzoni sotterranei svuotati, privi di finestre per areare, dall’odore inconfondibile di cantina animati per l’occorrenza con un mago o una strega di turno per intrattenere il festeggiato e i suoi amici per due o tre ore.

Dopo gli ultimi tre compleanni temo che dovrò evitare anche questi. Mi sento orrenda (nei confronti dei miei figli).

Quella subdola dell’alternaria mi aspetta e mi mette k.o. Durante l’ultima festa, per intrattenere i genitori – io sono una mamma che non “molla” i bambini e torna a riprenderli alla fine della baraonda – c’erano un paio di divani. L’odore di muffa era lapalissiana. Il bagno poco distante sprigionava la classica puzza di scarichi stagnanti.

Potete immaginare come è andata a finire, vero :(?

Mi sento tremendamente snob. Capisco che si voglia festeggiare i compleanni con più amici possibili, permettendo a tutti di scalmanarsi, ma purtroppo per me sarà difficile continuare ad adeguarmi (e per forza i miei bambini) a questa moda – perché la considero tale. Dove sono finite le festicciole casalinghe? O le pizze a scuola per tutti i compagni?

p.s. Vi confesso che i compleanni dei miei bimbi si fanno ancora in famiglia a casa.