Allergie e pazienza sono due parole chiave che ritornano nel mio vocabolario quando affronto con qualcuno dal vivo il tema della mia salute (che di solito evito accuratamente, il tema della salute, intendo). Assieme a quelle due, per chi mi legge oggi, ne aggiungerei un altro paio: blog e onestà.
Blog: prima parola chiave.
Aprire un blog è molto facile. Scrivere altrettanto. Quando ho scelto di parlare della mie allergie in pubblico non ho mai pensato di dare consigli medici perché semplicemente non sono un medico. Spesso ribadisco nei miei post e lo ri-faccio anche oggi: se state male e supponete di essere allergici a qualcosa rivolgetevi a un bravo specialista. Niente fai-da-te. Niente cure miracolose (fidatevi, non esistono).
E’ inutile che vi dica di non “googlare” i sintomi che avete: lo faccio anch’io e continueremo(te) a farlo. E’ così che forse oggi siete capitati qui in Vivere con le allergie.
Allergie: seconda parola chiave.
Se il vostro medico di base non è un allergologo, cercate di convincerlo a farvi una prescrizione per andare dallo specialista. Fino al 2000 il medico della mia città di origine mi ha sempre curato – con scarso successo, se devo dirla tutta – senza mai approfondire le mie vere (e tante) allergie, come invece ha fatto successivamente la mia allergologa, che tutt’ora mi segue.
Cosa intendo con la terza parola chiave onestà?
Questo spazio virtuale è papale-papale il mio diario delle allergie. Qui ci sono le cavolate che ancora faccio (vedi per esempio il fatto di non sapere che lo zucchero di canna fa parte del gruppo delle graminacee) e le emozioni che la convivenza con le allergie scatena in me. Con questo non voglio insegnare niente a nessuno. Non ne sono il tipo. Accettare di essere sempre sull’orlo dell’incazzatura con il mio sistema immunitario fa parte del mio quotidiano (e magari anche del vostro, chissà).
Qualche volta mi è stato chiesto di pubblicizzare dei prodotti per allergici. Non ho ancora trovato il coraggio di farlo per una semplice ragione. Ogni soggetto allergico è una piccola/grande storia a parte. Non esiste una regola univoca. Quello che certamente non reca delle reazioni a me, potrebbe scatenarla in chi mi legge. Se fosse il contrario? Come la prenderei se qualcuno mi convincesse a usare qualcosa che mi scatenasse una reazione allergica? Certo non bene, e non solo dal punto di vista fisico. Cerco sempre di essere trasparente (qui, come nella vita).
Ecco che arrivo all’ultima parola chiave: abbiate pazienza. Tanta! Una volta che avrete scoperto di essere allergici a qualcosa, ci sarete sempre voi, il vostro sistema immunitario e le vostre allergie. Nessuno si sostituirà a voi nell’affrontarle: né il vostro medico, né vostra madre-padre-fratello-sorella, né nessun altro. Certo, questo non vale solo per le allergie. Sicuramente.
Io però parlo di questo da due anni in Vivere con le allergie: di allergie e di pazienza. Quest’ultima – la famigerata pazienza – ogni tanto finisce, ma scriverne mi aiuta a scaricare (c’è chi parla di blog come terapia, ahah) e a ricordarmi che può succedere che in alcuni periodi posso stare meglio e in altri no. Sono solo qui per raccontarlo e chissà che questo non aiuti anche qualcuno di voi ad essere più sereno con sé stesso.