In questo blog parlo di allergie a 360° gradi. Per sopravvivere a un sistema immunitario impazzito come il mio, all’autunno, alla riduzione del numero di ore di luce bisogna trovare degli escamotage divertenti per sorridere insieme. Allora vi sfido a stendere il vostro alfabeto di cose – anche assurde – alla quale non siete allergici. Ci siete? Pronti?
Ecco la mia lista. Io non sono allergica a:
A-more degli altri e per me stessa. Mica poco, eh?
B-aci naturali, quelli dati con spontaneità (e privi di rossetto per intenderci, ahah!), e alla b-oule dell’acqua calda quando fa freddo e alle b-orse (di cui sono una fanatica ammiratrice e fruitrice).
C-occole nell’accezione più ampia possibile: quelle dei miei bambini, del mio compagno, quelle che mi dedico quando riesco – vista la folla che mi circonda – a stare da sola. Non sono allergica al c-affè, al c-appuccino, ai c-etrioli, al c-aldo e alle c-amminate mattutine.
D-anza: ballare fa bene all’umore e sconfigge i momenti tristoni di quando non ne puoi più delle allergie.
E-state ed e-sposizione al sole: amo il sole, i suoi raggi, la sua luce e non avrei mai abbastanza.
F-arfalle, perché mi assomigliano un po’. No, non perché sono belle, ma perché sono delicate e eteree, come mi sento quando le allergie mi privano di sensazioni, sapori e odori.
G-atto: strano ma vero, non sono allergica al pelo del gatto. Ma anche g-elato al fior di latte in quantità.
H-amburger: squisito! Sì, lo so. Ne sono consapevole: non potrò mai essere vegetariana.
I-llusioni: perché alla fine ci spero con tutte le mie energie di poter stare meglio di così, anche se non mi lamento, perché c’è decisamente di peggio.
L-atte: è la mia salvezza alimentare sotto forma di bevanda, di yogurt, di formaggio e di gelato.
M-are: lo adoro d’estate e d’inverno, in autunno e in primavera e mi aspetta 365 giorni all’anno a poche centinaia di metri da casa.
N-atale: mi piacciono le feste, sempre e comunque.
O-lio evo e o-live: unico e sano condimento naturalissimo nichel-consentito.
P-esce: mmm, buonissimo.
Q-ualità e q-uantità: certo, se devo limitarmi a causa delle mie molteplici allergie, che io non debba rinunciare al tipo e numero di alimenti-indumenti consentiti.
R-agni (“ragno porta guadagno”, ahah). Non sono allergica nemmeno alla r-agionevolezza, altrimenti sarei fritta (in olio extravergine d’oliva).
S-ale: per fortuna che ci sei. Non sono allergica anche alle s-carpe, alle s-ciarpe di s-eta e ai s-ogni.
T-entazioni: vivere con le allergie è difficile, ma ho imparato e continuo ad imparare a conviverci, nonostante sia t-entata di infrangere qualche ristrettezza di troppo.
U-ova: la mia salvezza dolcissima.
V-ita: vivo con le allergie, ma amo questa esistenza che mi è stata concessa con la condizionale. Ahah.
Z-ucchine: sono diventata un’esperta elaboratrice di ricette a base di questo ortaggio. Grazie al cielo non sono allergica allo z-ucchero.
Buona settimana non-allergica a tutti.