Nel fine settimana nel mio giardino d’inverno virtuale mi piace consigliare libri che coccolano lo spirito di chi come me è alle prese con molteplici allergie (o perché no, altre patologie croniche).

Leggere saggi che mettano in comunicazione il corpo fisico con quel “qualcosa di più profondo” – chiamatela anima o come preferite – a me giova.

Di un paio di saggi che continuo periodicamente a riprendere in mano con piacere ho già parlato e potete trovarli qui e qui.

Oggi vi propongo un’altra novità, perfettamente in linea con le letture precedenti, dal titolo Rigenera le tue cellulle di Lumiraedito da Macrolibrarsi.

Oltre al volume in formato tradizionale, il libro è accompagnato da un cd da ascoltare (io di solito ne approfitto in macchina nel tragitto per andare a lavorare, visto che non ho bambini con me a dettare le scelte musicali).

L’autrice parla di “guarigione energetica”, di forza della “focalizzazione”.

Metto subito i puntini sulle i.

Non guarirete dalle vostre allergie. Per me però il benessere va oltre e riuscire a rilassarmi e convivere con il mio sistema immunitario con maggiore consapevolezza mi fa sentire meglio.

Il presupposto su cui si fonda il manuale è molto semplice: quando mi taglio un dito, il mio corpo avvia immediatamente il processo di riparazione, e nel giro di pochi giorni la ferita sparisce. La guarigione avviene senza che sia necessario il mio coinvolgimento cosciente.

Il mio organismo sa che cosa fare.

La stessa cosa succede se mi connetto con la parte più profonda di me. La guarigione spirituale non è nient’altro che l’energia canalizzata in una direzione ben precisa e impiegata per il ristabilimento della salute. Prima di dare inizio alla guarigione energetica però, è necessario avere ben chiaro l’obiettivo. È come in un viaggio sciamanico: senza intenzione non si arriva da nessuna parte, mentre con l’intenzione giusta si può andare ovunque.

L’intento va espresso come se l’obiettivo fosse già stato raggiunto. Se per esempio desidero lavorare su un dolore, mi devo chiedere come mi piacerebbe che stessero le cose, dopodiché devo esprimere in modo positivo, chiaro e diretto questa intenzione, come se fosse già realtà e non descrivere mai ciò che “non” voglio. Mi devo domandare invece ogni volta: come mi sentirò quando avrò raggiunto il mio obiettivo? E descrivere questa sensazione il più concretamente possibile.

L’autrice, di origine russa, accoglie la tesi della tradizione curativa del suo paese, secondo la quale si prendono in considerazione non solo le cause fisiche delle malattie, ma anche quelle sottili. In particolare presuppone che l’uomo sia costituito da cinque corpi, quello fisico, quello eterico, quello emozionale, quello mentale e quello spirituale. Non esisterebbe solo un corpo visibile, ma anche un corpo energetico, invisibile agli occhi. Ciascuno dei cinque corpi ha una propria frequenza fondamentale di vibrazione. Il corpo fisico vibra con una frequenza più bassa, mentre quello spirituale vibra ad una frequenza più alta. I cinque corpi dell’essere umano non esistono separatamente gli uni dagli altri, ma si compenetrano a vicenda. Non appena si comincia a integrarli tutti e cinque, tutto diventa più facile ed efficace. Per poterlo fare è necessario procedere in modo da trattare sia ogni corpo per conto proprio che tutti e cinque insieme.
Il libro offre un’ampia panoramica dei singoli corpi.

Si tratta di un percorso emozionate che mi sta appassionando. Offre punti di vista che possono essere condivisi o meno, ma che a me permettono di aprire la mente, come in un viaggio vero e proprio, come in un bel romanzo dove abbandonarsi completamente al flusso delle emozioni, delle sensazioni e delle percezioni, non escludere nulla, non respingere niente, accettare tutto quello che viene dato.

Ci vuole coraggio, un pizzico di follia – se volete iniziare ex novo questo percorso o se siete poco avvezzi a questo tipo di letture – e il concedersi un po’ di tempo per accogliere un punto di vista diverso.

Per finire, non vi nascondo che avendo superato la soglia dei quarant’anni, pensare di regalare nuove energie alle mie cellule affinché invecchino con me, con quanta più serenità possibile, investendo sulle mie emozioni, non mi sembra male.

Una piccola-grande coccola tutta per me, insomma.