Il 2016 si è aperto spostando il focus del blog dal mio diario personale delle allergie (anche perché ero in attesa della visita di controllo con la mia allergologa e quindi sono stata con le dita incrociate perché se avessi dovuto ricorrere a qualche antistaminico nei quindici giorni precedenti sarei stat costretta a rimandare l’appuntamento e chissà quando sarebbe andato a finire…) a contributi esterni. E’ un po’ come quando al mattino, dopo una bella notte di sonno, abbiamo bisogno di far ossigenare la stanza. Questa apertura mi sta facendo venire in contatto con persone squisite, che con le allergie ci hanno avuto a che fare in maniera diretta o indiretta, e imbattere in libri che possono essere di aiuto anche per un’allergica di lungo corso come me.
In particolare ho letto e sottolineato parecchio (ma è un manuale da tenere a portata di mano per essere consultato al bisogno) Aroma antiallergie* del dottor Jean Pierre Willem, edito da Il Punto d’Incontro. Il sottotitolo del libro mi aveva un po’ spaventata: “80 allergie trattate con gli oli essenziali“. Invece mi sono sorpresa perché si tratta a tutti gli effetti e per buona parte del volume di un corretto e puntuale manuale sulle allergie. Sulle allergie in generale, ma anche nello specifico su alcuni tipi particolari.
La seconda parte del saggio si occupa delle terapie naturali e nello specifico si occupa di omeopatia, fitoterapia e oli essenziali (aromaterapia).
Come ben sapete non sono una fanatica di una terapia a discapito di un’altra, però mi sono trovata d’accordo con l’autore del libro quando scrive: “E’ evidente che vincere l’allergia è necessario identificare l’elemento allergene. Ciò nondimeno – e questo è sicuramente il mio caso – il compito si rivela difficile davanti alla molteplicità di sostanze incriminate. Per contenere la reazione infiammatoria scatenata dalla secrezione di istamina, la medicina allopatica propone antistaminici orali che generano sovente disturbi di vigilanza, oppure creme a base di corticoidi per calmare i pruriti delle patologie cutanee. Queste cure possono essere efficaci a breve termine, ma a medio e lungo termine si possono temere effetti secondari o una reazione di assuefazione.”
La cosa più importante però resta sempre la solita. Continua Willem: “Per quanto riguarda le medicine naturali, posseggono rimedi efficaci privi di effetti secondari e ristabiliscono l’energia. Queste cure richiedono l’aiuto di un terapista che consiglierà in sinergia secondo il caso.”
Ecco, non affidatevi mai al caso. Qualsiasi terapia vogliate adottare, abbiate sempre il buon senso di affidarvi nelle mani di ottimo professionista. Un professionista serio dunque è richiesto anche nel caso della medicina aromatica, della quale mi sono documentata proprio grazie a questo volume.
“In ogni epoca gli uomini hanno utilizzato piante aromatiche. La tecnica di estrazione degli oli essenziali tramite il processo di distillazione è stata messa a punto verso l’anno Mille da un medico di origine iraniana, Avicenna, inventore dell’alambicco. In occidente si dovette aspettare fino al XII secolo perché l’aromaterapia trovasse il suo posto definitivo.”
Che cos’è l’aromaterapia, allora? – vi starete chiedendo.
“La medicina allopatica ha fondato la propria attività terapeutica su molecole generate dalla sintesi chimica. L’aromaterapia, invece, si basa sulle proprietà delle molecole aromatiche degli oli essenziali. L’aromaterapia è quindi un sistema allopatico naturale […].
Come ogni prodotto efficace, gli oli essenziali hanno però un lato negativo e possono presentare degli inconvenienti. Possono, in particolar modo, risultare nocivi se utilizzati in dosi eccessive o senza discernimento.” Che poi, se ci pensate bene, vale per qualsiasi medicinale, naturale o tradizionale.
Le modalità di assunzione degli oli essenziali sono diverse (interna o esterna, sulla pelle, tramite bagni aromatici o diffusione nell’aria) ed è compito del medico indicare quale sia preferibile e soprattutto quale rimedio sia consigliabile nella specifica allergia.
Ci sono molte indicazioni di buon senso (quello che piace tanto a me).
“L’infatuazione del pubblico – non necessariamente allergico – per tutto ciò che è naturale ha permesso a certi circuiti di vendita di approfittare dell’assenza di regole e di informazioni precise per mettere sul mercato prodotti di qualità mediocre, raffinati o miscelati, a caro prezzo“. Questo – aggiunge l’autore – deve spingere il consumatore a esigere dai fornitori di piante e oli essenziali una garanzia di qualità superiore.
Come sempre non possono mancare sul finale le precauzioni, che pure il dottor Willen, lascia a noi lettori. “Anche in quantità minima una sostanza può scatenare una reazione allergica. A una prima applicazione questa sensibilità generalmente si nota appena. Tuttavia, se siete allergici ad un olio essenziale e lo utilizzate spesso il vostro organismo reagirà sempre più violentemente.”
Insomma non si scherza, chiaro? Non pensiate che un olio essenziale sia da prendere sotto gamba.
Purtroppo dalle mie parti non conosco alcun esperto in aromaterapia, né mi affiderei al primo venuto. Rimane il fatto che per noi allergici si aprono nuovi orizzonti terapeutici e chissà che prima o poi non si riesca a trovare rimedi a lungo termine naturali e poco invasivi.