Da quando ho deciso di aprire il mio giardino d’inverno a esperti professionisti che possono aiutare chi, come me, vive in equilibrio con le allergie mi sono accorta che mi stanno accedendo delle cose belle. Tipo di conoscere Debora Conti attraverso i suoi libri e il modo di parlare o ascoltandola su youtube e perché no, contattandola, e ricevendo in tempi brevissimi un suo contributo utile per tutti noi. Tipo capire cosa sia la Programmazione Neurolinguistica (di cui non avevo mai approfondito la conoscenza) e quanto potrebbe fare al caso mio (e forse anche vostro).

Lascio a Debora la parola.

– Ciao Debora, ti presenti ai lettori di Vivere con le allergie che non ti conoscono?

Ciao a tutti, sono Debora Conti e sono life coach, trainer di Programmazione Neurolinguistica certificata dalla Society of Neurolinguistic Programming. In pratica, sono una che si occupa di come ci parliamo, come commentiamo la vita, come la prendiamo su di noi, come ci relazioniamo con gli altri, che chimica gira nel nostro corpo per la maggior parte del tempo e come migliorarci e raggiungere i nostri obiettivi. Da anni mi sono dedicata alla gestione del peso e alle difficoltà emotive e comportamentali legate a questo obiettivo. Un obiettivo che dietro a dei chili da perdere nasconde adagi emotivi, abitudini protratte ma indesiderate, corpi evitati o conflitti con il cibo. Mi sono avvicinata alla crescita personale per me, per le mie paure (tra insetti e le scale a pioli) e per sentirmi meglio con me stessa. Anche le allergie hanno giocato un ruolo nella cura di me stessa e sono contenta che Simonetta mi dia l’opportunità di parlarne con i suoi lettori.

– Che esperienze hai (avuto) con le allergie? Di quali allergie si tratta? Ti hanno cambiato l’esistenza e se sì in che modo? Come le hai affrontate?

Molto tardivamente ho generato due allergie aeree: alle graminacee e all’ambrosia, imperante in Lombardia. Andavo all’Università, ogni giorno dalla provincia di Milano a Milano, stavo lì, giravo per il centro e tornavo a casa con la faccia nera di smog. Soffiavo il naso e usciva nero. Quattro anni così e sviluppai un’allergia. A vent’anni. Così iniziai con i classici antistaminici. Avevo “solo” rinite e lacrimazione, niente respirazione o altro. Funzionava. Ma non si può andare avanti a inibitori di una sostanza che è mia: la stamina. Questa poteva sostanza è lì per una ragione, difendermi e già allora mi scocciava sopirla. Così andammo dall’allergologa, fatto il test iniziammo le varie tappe settimanali per la punturina da loro. Che noia! Durato 4 anni. Efficacia: zero! Sarò sfortunata e auguro invece a chi lo fa che funzioni.
Il mio sistema immunitario era rimasto shockato dallo smog, il mio sistema nervoso era forse stanco dagli esami universitari. Tutte cose che non ho mai affrontato con nessun professore perché mere congetture. Ma perché allora le allergie aree subentrarono proprio in quel periodo tardivo della mia vita?
Cosa mi ha regalato l’allergia? Sensibilità alle influenze esterne e attenzione alla profonda interrelazione tra sistema nervoso e sistema immunitario e credo che tutti gli allergici debbano “guardarsi dentro” per scoprire come migliorare questo legame interiore. Ve ne do prova. Per anni, dopo aver scoperto l’allergia, ho praticato Tai Chi Chuan e “magicamente” il potere di rallentare e dedicarmi a me, tra postura e forza fisica, mi dava vantaggi immediati di almeno 48 senza alcun antistaminico. Esatto, io andavo a Tai Chi il mercoledì e fino al venerdì ero a posto: non ero allergica. In piena stagione anche che per me andava da aprile a settembre, perché è vero che le graminacee possono inziare presto ma l’ambrosia fiorisce tardi!

– Quali sono gli strumenti della PNL che potrebbero trovare applicazione per noi pluri-allegici di lungo corso? Pensi che potremmo trovarne dei benefici?

La Programmazione Neurolinguistica offre la capacità di osservarsi e migliorare in modo metodico, cioè partendo da dentro. Se è vero che il sistema nervoso agisce DIRETTAMENTE sul sistema immunitario, coinvolto nelle allergie, allora se controllo calma, pace e rilassamento, ho più possibilità di controllare le “iper-protezioni” del mio sistema immunitario. Non a caso le malattie autoimmuni sono meglio gestite se si ha controllo sulle proprie emozioni e il sistema nervoso. Ancor prima di conoscere la PNL io vedevo che con il Tai Chi avevo vantaggi tangibili.

– Hai scritto molti saggi: ce n’è uno in particolare che ti sentiresti di consigliare a chi come me soffre di tante allergie?

Sì, sempre per il discorso di prima, consiglierei una miglior osservazione interiore e gestione delle proprie risorse emotive: Ascolta i grilli e scendi dall’ottovolante* è uno strumento che da anni aiuta e continua a vendere perché funziona per la quotidianità. Io la chiamo proprio la PNL applicata al quotidiano e ci fa subito partire da noi. In PNL si chiama Struttura interna: come mi parlo? Cosa credo? Cosa provo? Cosa vedono i miei occhi interni? … quando penso al mio problema/obiettivo. Ho modelli di persone che hanno risolto le proprie allergie, cosa hanno fatto? Potrei farlo anche io? E così via… Osservarsi e “programmarsi” con questo mio libro.

– Hai qualche suggerimento come operatrice certificata per il Parenting Method KPMT per chi è genitore di un bambino fortemente allergico?

Sì. Ma non per i figli, per i dottori e specialisti. Proprio in Ascolta i grilli e scendi dall’ottovolante ho raccontato una mia esperienza in cui un altro specialista dello stesso ospedale in cui andavo a “curare” le allergie. Analisi del respiro, spirometrie e varie. La sua sentenza fu tristemente emessa: “Lei non ha ancora l’asma”. Con un po’ di educazione alle parole, si capisce che il presupposto a questa frase è che io non ce l’ho ancora ma l’avrò in futuro. Presupposto che un dottore non dovrebbe permettersi di condividere, anche se lo credesse. Be’, non sono asmatica e fuori dalla porta, be’, lascio ai lettori del libro scoprire cosa feci, eheh!
Parlando di figli, devo dire che ho vissuto un evento fortunato che voglio condividere con voi. Sarà vero o sarà una credenza ma la mia prima gravidanza e poi la seconda hanno gradualmente eliminato l’allergia alle graminacee. Ricordo che me ne avevano parlato quando ero incinta. Mia madre e qualcun altro mi dissero che la gravidanza avrebbe potuto far sparire le allergie. E così fu. Pochi mesi fa ho sentito la versione opposta. Fortunatamente non sono incinta, altrimenti – forse – ci avrei creduto. Qualcuno disse in Tv che le gravidanze indeboliscono il sistema immunitario e rischiano di far insorgere allergie. Ma cacchiarola!!! Ma anche se fosse vero per alcuni casi, perché dirlo così? Perché dare per vero qualcosa che statisticamente non è certo. Bene, questa fu la mia salvezza dalle graminacee. Ora l’allergia all’ambrosia continua, ridotta e senza prendere nulla. Io conto di re-innamorarmi di questa “erbaccia” simpatica e innocente e che il mio sistema immunitario faccia pace con lei. C’è un canale pieno di ambrosia vicino a dove abito e ogni agosto le saluto con affetto.

– Quali consigli in veste di trainer certificata di PNL ti sentiresti di dare a chi, chiusa la porta dello studio medico con una diagnosi in mano, si trovasse ad affrontare un’esistenza rivoluzionata da una o più allergie, magari di tipo alimentare?

Consiglierei innanzitutto di filtrare possibili limiti linguistici del medico nell’esporre il problema. Avere un’allergia può essere un problema ma non per sempre e non gigantesco. Lavorerei con Yoga, come capisco suggerisci nei tuoi articoli, o simili (vedi il mio Tai Chi o meditazione), non può far male, può solo fare bene. Mi informerei su studi di collegamenti tra i vari sistemi del nostro corpo e come poter influenzare il proprio benessere. Smetterei subito di fumare se questo è il caso e starei attenta a come mangio: qualità innanzitutto. Curarsi non vuol dire prendere solo una pastiglia o evitare solo quell’alimento, vuol dire curarsi a 360 gradi. Alcune domande che mi farei sono: ritengo di ammalarmi troppo spesso? Ritengo di mangiare sano? Come digerisco? Sono troppo spesso teso? arrabbiato? nervoso? Impaurito? Stressato? Come posso agire su queste emozioni che – forse – incidono sulla gestione delle mie allergie?

E poi mi fermo qui Simonetta, altrimenti non smetto più… E ti ringrazio per questa opportunità. Io mi osservo attentamente da anni, forse anche grazie alle mie allergie “universitarie”. Ho superato i quarant’anni e posso dire di essere in maggior controllo oggi che a vent’anni, sono certa che tutti questo lo possano raggiungere e che i limiti si possano spostare, se non eliminarsi, almeno crescere con noi.

Grazie Debora, sei una persona davvero preziosa.

Se come me siete affascinati da Debora e dalla PNL vi consiglio di approfondire seguendola anche sul suo Sito Ufficiale, su Giusto peso per sempre, su Figli felici. Per finire, non perdetevi l’Enciclopedia della PNL e Pnl per coach.

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