La resilienza in psicologia è la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. È la capacità di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza perdere la propria umanità. Persone resilienti sono coloro che immerse in circostanze avverse riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti (fonte: Wikipedia).

Gli allergici sono (devono esserlo) delle persone resilienti. Il tutto sta nell’affrontare le diverse allergie, più o meno invadenti della nostra quotidianità, con una visione positiva.

Sì, lo so. All’inizio (ma anche strada facendo) non si sa dove sbattere la testa qualche volta. Essere, per esempio, allergici al nichel e non poter più addentare una brioche per colazione è dura. Però… Limitare il più possibile il consumo di quel alimento consente di stare meglio, di non sentire più quegli “spillini” sotto pelle a qualunque ora del giorno o di avere quello sguardo da vitello con gli occhi gonfi.

Per vivere (bene) con le allergie ci sono strumenti che possono aiutarci. Chiamatele strategie complementari alla terapia tradizionale. Che dite se le definiamo resilienti?

Tra questi rimedi fai-da-te consiglio quello di ritagliarsi qualche momento nel corso della giornata in cui consultare qualche lettura che faccia bene allo spirito, una sorta di coccola per l’anima.

Nel mio borsone porto in questo periodo The turn point – La resilienza di Gregg Braden, edito da Macroedizioni.

L’autore parte da un assunto generale e parla delle grandi crisi che stanno sconvolgendo il mondo (riscaldamento globale, finanza mondiale, inquinamento…). Io sto provando a interpretare la sua tesi calandola sul cambiamento che una diagnosi di allergia comporta nella vita di una persona.

Secondo Braden noi abbiamo le soluzioni e l’autore parte da alcuni presupposti:

Fatto n. 1. Ora è diverso. Nel caso di un’allergia alimentare fino a questo momento potevi mangiare tutto, ora no.

Fatto n. 2. Il punto di svolta della trasformazione può sostituire il momento critico degli eventi estremi. La natura ora ti sta offrendo la possibilità di incanalare qualunque tipo di crisi all’interno di un processo di trasformazione.

Fatto n. 3. La vita migliora e la chiave di ciò risiede nella resilienza.

Fatto n. 4. Abbiamo già in mano le nuove soluzioni. Possediamo già le soluzioni necessarie a creare dei punti di svolta capaci di portare una trasformazione nella nostra esistenza.

Fatto n. 5. La crisi più grande è la più dura da accettare.

Questi cinque fattori vanno direttamente al punto della sfida che stiamo affrontando e detengono il segreto della successiva fase di trasformazione di noi stessi. La nostra capacità di sopravvivere in balia di questo cambiamento, rappresentato dalla nostra resilienza, è il primo passo per garantirci il buon esito del viaggio che stiamo facendo in compagnia delle nostre allergie.

Vivere con le allergie è una condanna per i più, ma insieme possiamo provare ad accettare l’esperienza e andare avanti con i nostri equilibrismi. Ce la possiamo fare.