Allergie e bilancio di fine anno? Di già? Questo 2014 sta arrivando al termine e come d’abitudine è tempo di fare qualche considerazione filosofica. Capita anche a voi?

1. Vivere con le allergie ha cambiato faccia e ne sono molto orgogliosa, perché c’è molto di me tra queste pagine virtuali. La sostanza è rimasta inalterata, perché in questo giardino d’inverno virtuale parlo sempre dei miei equilibrismi allergici.

2. Grazie a questo blog in privato ho avuto diversi contatti con persone alle prese con le allergie e con l’ansia che spesso dopo una diagnosi apparentemente semplice può farsi sentire nella vita di tutti i giorni. Non sono un medico – lo ribadisco ancora – posso solo solidarizzare con voi (ed è questo il motivo per cui continuo ad aggiornare questo blog). Alcune storie, come quella di Maddalena e quella di Sara, sono state pubblicate e le ringrazio ancora, perché so che non è facile raccontarsi quando si parla di malattie. Ribadisco l’invito a leggere il post sul perché potrebbe essere utile raccontare la propria avventura allergica.

3. Sul piano personale il 2014 è stato un anno ricco di iniziative. Ho cominciato questi ultimi dodici mesi provando ad inserire nuovi alimenti nella mia dieta nella convinzione che dopo tanti anni fosse arrivato il momento di provarci. Non è stato un grande successo. Ho provato ad accostare alimenti nichel-consentiti (anche se non per me, a quanto pare) e terapie alternative (omeopatia prevalentemente). Purtroppo il mio diario delle allergie mi ha detto che loro, le mie allergie, restano costanti. Insomma, niente sgarri. Non ho ancora superato – anche se sono disperatamente tentata di alzare le spalle e riprovarci – la rinuncia ai colpi di sole sui capelli. Sono sei mesi esatti dall’unica reazione allergica seria che si è scatenata dopo essere stata dal parrucchiere storico per fare le meches. La ricrescita è orribile, i capelli bianchi sono impietosi e l’assenza dell’abbronzatura – visto che ho smesso di truccarmi – non mi aiutano a rimanere ferma nella posizione: basta tinture sui capelli.

4. A livello nazionale è degli ultimi giorni il recepimento in Italia del Regolamento Europeo n. 1169/2011 con il quale ristoranti, mense e ospedali dovranno essere più trasparenti con i consumatori, in particolare segnalando la presenza nelle pietanze di sostanze allergizzanti.

Un 2014 scoppiettante, vero?

2 COMMENTS

  1. Blog utilissimo anche per chi, come me, è più intollerante che allergico. Anche io provo, ogni tanto, a introdurre variazioni (soprattutto alla privazione del glutine che mi dà un po’ ai nervi!) ma in realtà vado più stringendo il campo che allargandolo, ormai i carboidrati sono uno sgarro che mi concedo una volta a settimana… Per fortuna che a Pallandia ho un ristorante di fiducia proprio dietro casa, e che il pesce lo tollero ancora benone. Meglio non parlare però del giorno in cui ho ordinato le seppie coi piselli, credendo fossero pesce 🙂
    Buon anno e grazie di aggiornare questo spazio.

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