Ho scoperto alla vetusta età di 28 anni che l’allergia al riso esiste e che è abbastanza rara (pensate che “fortuna” avete se rientrate in questo club speciale anche voi!).

D’altronde chi non pensa al riso (di solito in bianco) come al “rimedio della nonna” per tutti i mali che vi vengono in mente? Anzi, pare addirittura che funzioni come anti-infiammatorio naturale. Insomma senza il riso non si può (o meglio non si potrebbe) vivere! Purtroppo, oltre a tanti altri ingredienti, io invece sono anche allergica al riso. E per me è un bel problema! E non solo perché quando ho mal di pancia non posso mangiare il tristissimo riso in bianco e nemmeno perché non riuscirò – forse – a campare 160 anni (ho letto che nei paesi nei quali si consuma più riso la longevità sia un must). No, il problema per me è che sono allergica al nichel e, come tale, non posso orientarmi verso altri carboidrati (grano in ogni sua versione, semola, avena, mais e chi più ne ha più ne metta perché contengono tutti – ma proprio tutti – il nichel. Grrr!).  Infatti dopo il prick test per inalanti (dal quale sono risultata allergica a diversi pollini e muffe), il patch test (con il quale mi è stata diagnosticata l’allergia al nichel) e la spirometria (che ha confermato che i miei polmoni sono piuttosto asfittici) ho fatto anche il prick test specifico per alimenti.

E, udite-udite, i singoli alimenti a cui sono risultata allergica sono:
– soia
– riso
– farina di soia
– kiwi
– ciliegia
– arancia
– arachidi
– nocciola
– noce
– fagioli
– orzo
– segale
– fragole
– mandorle
– piselli
– prezzemolo

Della serie, non mi faccio mancare niente, vero?

Nel mio caso specifico, l’allergia a molti di questi alimenti si potrebbe spiegare come allergia crociata all’altra mia allergia: quella alle graminacee. Almeno così suppone la mia allergologa (che ormai è il mio guru e mentore)… In realtà poco importa visto che sempre di allergia si tratta, crociata o meno, e come tale non mi permette di mangiare il riso.

E voi? Come avete scoperto la vostra allergia al riso? Come la affrontate?