Gli occhi sono sempre stati il mio punto più delicato. Il primo accenno di reazione allergica di solito si manifesta colpendo il mio contorno occhi. A volte inizia con un prurito che mi fa supporre che con un po’ di collirio tutto si risolva, ma che di nuovo dopo due settimane dall’ultimo episodio si è trasformato in edema della palpebra (e allora il collirio gli ha fatto uno sberleffo).

Dopo l’uso imprudente di una crema di qualche tempo fa, pensavo di essere tornata alla normalità. Una “normale” distrazione…

Invece la settimana scorsa di nuovo si è gonfiata la palpebra sinistra. E’ iniziato in sordina, ma poi il ponfo mi ha accompagnato, insieme al prurito, per due giorni. Il secondo giorno sono stata tentata di prendere un antistaminico. Non l’ho fatto per un solo motivo: ho cambiato borsa e non riuscivo a trovarlo. Ero sicurissima di averlo con me e durante un corso di formazione mi sono messa a rovistare tra le mille cose che mi porto sempre dietro per non trovare quella benedetta scatolina di antistaminici. Purtroppo le formule che stavano spiegando non mi hanno permesso di continuare la caccia al tesoro e mi sono dovuta tenere l’occhio pruriginoso, gonfio e con una parvenza di ombretto lilla-violaceo.

Dopo due giorni il prurito si è attenuato, anche se le mie figlie hanno continuato a osservarmi con sospetto per il colorito insolito della palpebra, ed è iniziato il toto-allergia.

In questo periodo ho l’imbarazzo della scelta, per la verità.

Umidità mista a temperature calde, e voilà: l’alternaria non la escludo mai in autunno. Le muffe in questo periodo trovano il loro habitat naturale nelle nostre case e nel mio caso anche nel magazzino dove in alcune giornate vado a lavorare.

Compleanno di mio figlio: come potevo non assaggiare la crostata di crema? E le patatine? E un sorso di spumante?

Compleanno a cui ho accompagnato le mie bambine: quella torta di pan di spagna e panna montata sembrava così innocua…

Un mix tra muffe e lieviti ingurgitati? La cross-reazione è sempre dietro l’angolo e poiché le torte di compleanno contemplano tra i loro ingredienti anche il lievito, non posso escluderlo.

Poi mi è venuto in mente che, oltre all’acqua e limone che bevo spesso (anche se non tutti i giorni), qualche giorno prima avevo mangiato con una certa ingordigia la prima clementina della stagione e quindi penso di aver trovato la colpevole: gli agrumi!

In realtà, nonostante i buoni propositi dell’ultimo post, è vero che l’unica colpevole sono io. Mi sto lasciando andare troppo di frequente, con il rischio di perdere tutti i progressi fatti in tanti anni di attenzioni.

E voi? Siete costanti? Siete attenti?