Nonostante le piogge insistenti delle ultime settimane, la voglia di estate – di quella vera – si fa sentire anche se la primavera ci ha fatto appena l’occhiolino.
Chi è allergico come a me a qualche polline sa che occhi e naso si lamentano all’aria aperta. Le piante, dopo gli insistenti acquazzoni degli ultimi tempi, fanno il loro dovere: impollinano anche meglio. Le spore delle muffe, con tutta l’umidità accumulata, volteggiano negli ambienti chiusi. E il mio fisico, reduce di un inverno molto pigro, protesta e mi chiede insistentemente un po’ di movimento. Sembra dirmi: – Forza, è ora di darsi da fare!
Fate anche voi un lavoro prevalentemente sedentario, magari fisso davanti al monitor di un computer, con qualche bega d’ufficio in corso un giorno sì e un altro no, e una quantità di pratiche da smaltire che non sembra finire mai?
La schiena è la parte più sensibile e sente il bisogno di essere coccolata, di stendersi, di allungarsi, di compensare le innumerevoli ore sedete piegata in avanti. Avete delle strategie particolari che avete voglia di raccontarmi?
Io sì.
La prima e la più semplice è di camminare. Ho la fortuna di abitare in una città di mare e da quando le giornate di luce si sono allungate punto la sveglia 40 minuti prima dell’orario canonico in cui mi alzerei normalmente per andare a camminare in spiaggia dove l’aria è migliore, soprattutto se proveniente dall’acqua).
Lo so, all’inizio è faticoso alzarsi (anche alla sera veramente: mi addormento sulla poltrona mentre leggo libri ai miei figli), ma vi assicuro che dopo la camminata a passo sostenuto la giornata assume tinte migliori e dopo qualche settimana anche la vostra schiena vi ringrazierà. La mia lo sta già facendo.
Non contenta, alterno le camminate con lo Yoga. Sono un’autodidatta e come tale negli anni mi sono dotata di innumerevoli libri, dvd, per non dire, link a video su Youtube. Prediligo l’attività fisica in casa quando piove o quando prima ancora di uscire sento che occhi e naso non se la sentono di affrontare il vento.
Quest’anno mi sono fissata con un libro particolare, non molto recente per la verità, ma ancora disponibile in catalogo se può interessarvi, che si intitola Yoga e salute* di Gabriella Cella Al Chamali, edito da Fabbri. L’ho comprato parecchi anni fa, ma è attualissimo. E’ suddiviso in diverse sezioni per andare incontro a chi ha problemi di salute differenti (allergie comprese).
In ciascuna sezione l’autrice elenca una serie di asana da praticare. Mai più di una decina: il che lo rende il libro giusto per le mie esigenze, visto che mi spavento se è richiesto troppo impegno. Meglio poco, tutti i giorni, che molto, una volta al mese: non vi pare?
Non solo: suggerisce la pratica da fare distinguendo le prime tre settimane (quelle in cui si è meno elastici – io per lo meno lo sono :)!), da quelle successive. Inoltre sono convinta che non è mai troppo tardi per cominciare a fare yoga, anche fai-da-te. Io ci tengo alle mie cervicali, ed essendo allergica agli anti-infiammatori, lo strechting risulta il rimedio più naturale disponibile in commercio.
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