Il post di oggi è leggermente sui generis, non me ne vogliate. Mi spiego subito.
Rileggendo alcuni dei miei vecchi scritti virtuali è facile scorgerci un po’ di (in)sano vittimismo. Del resto se stiamo male a causa di ripetute reazioni allergiche è facile avere il morale a terra e non riuscire più a scorgere la fine del tunnel. Tutto ciò, come ho già avuto modo di dire, crea stress che a sua volta abbassa le difese immunitarie che sollecita nuovi e ulteriori crisi allergiche. Insomma il gatto che si morde la coda.

Poiché vivo in uno stato di grazia da qualche mese, ho fatto alcune riflessioni.

Oddio Simonetta, come la fai lunga – direte voi.
Già ;)!

Ho sempre inteso lo stress dandogli una connotazione negativa, perché legato a situazioni difficili da digerire (nello specifico non riuscire a condurre una vita equilibrata soprattutto dal punto di vista alimentare vista la lunga lista di ingredienti a cui non posso avvicinarmi).

Mi sono chiesta: ma esiste solo quello?

Faccio un passo indietro. Qui vi scrivevo di come alla fine dello scorso anno io abbia deciso di rimettermi in gioco professionalmente. Dopo aver lavorato per 18 anni in biblioteche pubbliche, ho azzardato (vi assicuro che è stato un vero e proprio azzardo) a partecipare ad un concorso pubblico bandito da un’Università prestigiosa e dalla storia centenaria. E’ stato un periodo stressante, ma nonostante la fatica fisica e psicologica sono arrivata a presentarmi agli scritti, superandoli per il rotto della cuffia, e avendo la faccia tosta di sostenere un orale di tutto rispetto (tanto scrivo, quanto parlo…).

Arrivo al dunque. Udite, udite!

L’Università in questione mi ha contattata e, non solo, mi ha offerto la possibilità di lavorare a tempo determinato per una delle sue biblioteche accademiche. Un sogno che si avvera e su cui non ci avrei scommesso un centesimo.

Tutto è stato velocissimo. Da una settimana all’altra mi sono dimessa dal precedente incarico, per iniziare questa nuova avventura professionale.

Stress? – mi chiederete.
A palla! Si tratta però di uno stress bellissimo. Mi sento bene e piena di energie e alle allergie non ci penso (o comunque loro non si stanno facendo notare).

Tra l’altro il mio responsabile, da bravo bibliotecario, ha scoperto questo mio diario e mi ha assicurato che per il momento non mi farà visitare i magazzini onde evitare fastidiosi incontri ravvicinati con la muffa. Se non è fortuna questa!

Insomma, allergie e tipi di stress? Sì, decisamente sì (ma è ovvio che sono in piena luna di miele con il mio nuovo lavoro).

E voi, cosa ne pensate?

2 COMMENTS

  1. Ma che bello Simo! Io con il mio esame sono ancora indietro (lo darò a giugno…) ma sono super contenta che tu sia passata! Buon lavoro nella nuova biblioteca allora.

    • Grazie, ancora non ci credo! È stato tutto così veloce. Forse il mio sistema immunitario non si è ancora accorto ;).
      Un abbraccio forte!

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