Nell’ultimo post del 2016 gongolavo un po’ (molto per la verità) per la mia situazione “allergica”. Lo scorso anno sono stata bene. Dovete sapere che sto sempre con le dita incrociate quando lo dico (e lo scrivo soprattutto qui) – e nel caso delle allergie era un bel po’ di anni che non lo dicevo – perché ho paura di illudermi e di lasciarmi troppo andare, abbassando i comuni accorgimenti che mi fanno stare così.

Eppure non potevo non raccontare l’ultima novità di cui vi ho accennato nel primo post di questo 2017. Lo scorso novembre ho sfidato la sorte. Ok, si fa per dire, visto che si trattava di un fine settimana in cui c’era mio marito con me. Eravamo in cucina mentre lui si preparava una mega insalata. Adoro le sue insalate, ma per me le verdure crude sono sempre state un tabù a causa del nichel e quindi a parte uno sporadico tentativo di mangiare carote, non ho mai pensato di aggiungere qualche altro ingrediente. Mentre mio marito affettava un finocchio, gli ho chiesto: – Che ne pensi se ci provo?
– Abbiamo tutto l’occorrente? – mi ha chiesto lui.
– Mi basta un finocchio, niente di più per cominciare.
– No, intendevo il cortisone in dosi massicce!
– Ah, quello! Certo che ce l’ho.

E così ho mangiato il mio primo finocchio crudo dopo più di sedici anni. I miei figli mi hanno guardata schifati, perché loro preferirebbero morire di fame piuttosto che ingurgitare qualsiasi verdura cruda, ma io e le mie papille gustative abbiamo gioito come non succedeva da tempo. Mio marito mi ha tenuto sotto controllo per tre ore (periodo nel quale di solito sviluppo una reazione allergica più aggressiva), ma io mi sentivo tranquilla.

So già cosa state per dirmi e cioè che con l’allergia al nichel i finocchi non sarebbero indicati. Lo so, ma io ne avevo voglia in barba alla scientificità.

Tra l’altro, secondo il calendario delle verdure di stagione, questo sarebbe un periodo favorevole per mangiare finocchi e così anch’io finalmente da un paio di mesi con una certa frequenza riesco a rispettarlo.

Concludo svelandovi un segreto: anche quand’ero bambina adoravo i finocchi rigorosamente crudi e quindi in questo periodo mi sento come quand’ero piccola quando la mia mamma mi affettava i finocchi da condire con pepe, olio extravergine d’oliva e un filo di aceto. Non potrei mai mangiarli cotti… Non mi piacciono!

Oltretutto negli ultimi mesi sono stata parecchio sotto stress, visto che alla mia veneranda età ho deciso di rimettermi a studiare e tra dicembre e gennaio ho sostenuto un concorso che ha messo a dura prova il mio sistema nervoso e di conseguenza anche quello immunitario. Be’, che dire? Il concorso non l’ho vinto, ma sono riuscita ad arrivare in fondo, piazzandomi comunque nei primi posti (alla faccia dell’età!). E continuo indisturbata a mangiare finocchi senza alcun effetto collaterale.

A dimostrazione che non sono diventata Wonder Woman, mentre vi scrivo sto provando l’ebbrezza di un comunissimo male di stagione: il raffreddore! Etciù ;).

2 COMMENTS

  1. Anche io sto per rimettermi a studiare, ho qualche anno meno di te ma ho comunque fatto uno stop di tre anni in cui ho solo lavorato. Però ho sempre pensato che con lo studio fosse un arrivederci, e quindi spero di riuscire a cogliere questa occasione. Ho davanti tre esami prima di entrare nel corso che vorrei per cui non canto vittoria… anzi, forse è il caso che torni sui libri!

    PS: sono molto contenta che tu abbia aggiunto un altro alimento alla tua dieta, sono piccole vittorie molto agognate da noi allergici!

    • In bocca al lupo anche a te allora. Tutto sta a cominciare e riallenare mente e fisico alle lunghe ore sopra i libri (ma a me è sempre piaciuto).
      Un abbraccio :)..

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