La mia allergia al nichel e il dentifricio sono sempre andati d’accordo. Vista la mia sensibilità, la considero una felice eccezione alla regola.

Mi spiego. Ho scoperto di essere allergica a tante cose nel 2000. Da quel momento parecchi prodotti si sono succeduti nella cura della mia persona e quando uno di questi era sbagliato (per me) non c’era molto da aspettare. La reazione era visibile nell’immediato o nel breve periodo. Nel corso di questi anni alcuni prodotti che ho usato per molto tempo improvvisamente hanno cominciato a darmi fastidio e ho dovuto lasciarli. Alla voce non si riscontrano problemi c’è solo quella relativa all’igiene orale (ora spero di non portarmi sfiga da sola, sia chiaro!).

Non lo so a cosa sia dovuto. Ho usato dentifrici diversi, faccio la pulizia dei denti ogni anno e la mia bocca non ha mai dato segni di insofferenza.

Una volta ho provato a chiedere al mio dentista se qualche problema potesse derivarmi dalle vecchie otturazioni che preesistono alla scoperta delle allergie. Lui, con onestà, mi ha detto che tutto potrebbe essere, ma rimettere a nuovo le precedenti otturazioni, oltre che una spesa non indifferente, sarebbe un salto nel vuoto. Certo, il dubbio mi attanaglia ogni tanto. Potrei stare meglio di così? Qualche mal di testa in meno potrei  risparmiarmelo? Non ho risposte scientifiche in merito e qualche volta mi beo di un po’ di sana ignoranza o insolito buon senso. Della serie: ci penserò se e quando ce ne sarà motivo.

Vivere con le allergie è un’avventura complicata e tutto, a voler scavare bene, potrebbe peggiorare la mia situazione. Alleggerire i toni con il mio sistema immunitario e non preoccuparmi se almeno una cosa non mi fa star male è una piacevole novità.