Allergie e mal di testa nella mia esperienza sono andate di pari passo. Ho sempre sofferto di allergie (o quasi) e i mal di testa hanno cominciato a farmi compagnia molto presto. Una delle prime cose che la mia allergologa mi ha detto – insieme all’elenco degli allergeni che erano (e sono) causa delle mie reazioni – è stata che i frequenti mal di testa potevano essere causati proprio dalle allergie.

Effettivamente dal momento in cui ho iniziato a conoscere (ed evitare, dove possibile) gli allergeni responsabili delle mie reazioni, mi sono resa conto che ogni volta che non rispetto la dieta (all’inizio per inesperienza o nell’ultimo anno perché ho deciso di provare a reintrodurre alcuni alimenti), o nel periodo in cui i pollini delle graminacee e dell’olivo si danno da fare in primavera o quando l’alternaria contamina l’aria con le sue spore, il mal di testa arriva puntuale e fortissimo come una martellata. Considerando che sono allergica agli anti-infiammatori convivere con i mal di testa è due volte più difficile e mi pesa(va) molto.

Nell’ultimo periodo ho dovuto prendere in mano la ricalibratura: me ne sono resa conto proprio grazie a questo diario virtuale mentre scrivevo l’ultimo post del 2014 (se vi va, leggete il punto 3). Visti i numerosi mal di testa dell’anno scorso mi sono convinta che devo rinunciare alle sperimentazioni con nuovi alimenti – seppur nichel-safed. In alcuni casi invece si tratta proprio di fare alcuni passi indietro: ad esempio mi sono resa conto che io e i cereali non andiamo assolutamente d’accordo, neanche nella versione consentita come farina di grano tenero.

Un’altra cosa che ho sottovalutato è l’ambiente di lavoro: da due anni a questa parte un giorno a settimana dovevo prendere servizio in un ambiente impregnato di muffa. All’inizio non ci avevo dato peso, ma con lo scorrere dei mesi ho invece capito che ogni volta che tornavo a casa nel giro di uno o due giorni mi sbocciava il mal di testa. A mali estremi, estremi rimedi e quindi dopo aver cercato di far sistemare i locali (uno sforzo che mi ha portato via tempo ed energie, inutilmente), ho chiesto a una collega Santa-Subito di cambiare sede di lavoro, scambiandoci i turni. Da gennaio quindi sto evitando la convivenza forzata settimanale con la muffa, e se tutto va bene, anche i miei mal di testa dovrebbero sensibilmente ridursi.

Insomma, capite bene che vivere con le allergie non è semplice: serve la volontà a non farsi abbattere nel morale (capita lo stesso ogni tanto), la voglia di riscoprirsi e di non lasciare mai nulla al caso (anche dopo anni di equilibrismi allergici).