Come ho avuto occasione di dire al rientro dalle vacanze, da quest’estate sto cercando di inserire nuovi alimenti che a causa della mia dieta ferrea ero stata costretta ad eliminare tanti anni fa.
Non crediate che io faccia bagordi, eh.
Per il momento sto mangiando senza problemi le zucchine.
Con qualche remora in più sto aggiungendo la farina 00: i timori nascono dal fatto che essendo anche allergica alle graminacee, le reazioni potrebbero non comparire solo a causa del nichel ma per quelle che vengono definite allergie crociate (cioè quando si è allergici ad un polline la cui composizione è simile a quella di un alimento che si assume).
Non a caso questo blog nasce anche dalla voglia di provare a sperimentare e la farina 00 è uno di quei test che hanno una priorità piuttosto alta, non mangiando io alcun tipo di carboidrato (normalmente gli allergici al nichel possono mangiare serenamente il riso, ma io no).
Una delle cose che mi hanno frenato prima del 2000 dall’andare a fondo sulle mie allergie era proprio la possibilità di dover togliere la pizza dalla mia dieta.
La pizza infatti mi è stata tolta. Non solo a causa della farina, ma anche del pomodoro e del lievito.
Quando ho scoperto la pasta madre o lievito naturale ho pensato che era arrivata la volta buona.
Ce l’avrei fatta a mangiare la pizza di nuovo (bianca, ma sempre pizza sarebbe stata).
Purtroppo il mio primo tentativo di innescare la fermentazione della farina non è andata a buon fine. O meglio, l’unica cosa che ho prodotto è stata la muffa.
Qualche settimana fa una mia nuova collega mi raccontava della sua voglia di tornare a casa la sera per mangiare la pizza fatta dalla mamma. A quel punto non poteva che venirmi l’acquolina in bocca e le ho raccontato del mio misero esperimento per la produzione della pasta madre.
E’ così che la mia collega è diventata anche la mia spacciatrice di pasta madre.
La sua mamma me ne ha data un po’, l’ho rinfrescata per un paio di settimane e lo scorso weekend ho fatto il mio primo pane-pizza con farina 00 biologica, olio evo biologico, un po’ di sale integrale.
Una meraviglia!
Prima me la sono guastata così, senza altro.
Poi l’ho mangiata con il prosciutto crudo di Parma. Mmm…

p.s. A distanza di due giorni sto bene: niente reazioni particolari o mal di testa.
Sono ottimista. Potrei aver risolto la cena del sabato sera in bellezza (e bontà!).