Troppo spesso per me “allergie e emergenze” sono andate di pari passo.

All’inizio convivere con le allergie era una sorta di terno al lotto. Così almeno la vivevo io.
Non sapevo a chi rivolgermi.
L’allergologa mi aveva lasciato delle indicazioni. Qualche telefonata era possibile fargliela. Aggiungete qualche visita a pagamento, più per essere tranquillizzata che per effettivi problemi. Poi i controlli periodici.

Ecco la mia strategia. Vivo con la mia pochette contenente cortisone e antistaminico, entrambi da sciogliere in bocca in caso di emergenza, su prescrizione del medico. Li ho dovuti usare in dosi massicce solo poche volte da allora, con l’indicazione di dirigermi comunque verso il più vicino pronto soccorso. Averli con me, mi rassicura.

Come pure in primavera avere sempre a portata di mano il collirio e lo spray antistaminici per l’allergia alle graminacee e il salbutamolo in caso di asma.

Per quanto riguarda gli antistaminici e i cortisonici da assumere per bocca, se siete allergici al nichel come me, fate attenzione perché ce ne sono in circolazione alcuni tipi che contengono come eccipiente l’amido di mais.

L’ironia della sorte vuole che almeno in piena crisi allergica, io non debba assumere un ingrediente al quale sono allergica come il mais.

Attenzione: se la situazione si mette male – e noi allergici sappiamo esattamente quando la reazione non è sotto il nostro controllo – chiamate subito il 118. Non sottovalutate mai un problema allergico. Mi raccomando!

L’augurio è che il binomia “allergie ed emergenze” rimangano un retro-pensiero legato a un passato remoto.